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Painting, Acrylic on Canvas
Size: 39.4 W x 47.2 H x 1.2 D in
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Artist featured in a collection
Wonderful nude woman, very elegant and equally sensual, made of acrylic on canvas measuring 100 x 120 cm. The painting is not framed and will be shipped accompanied by a certificate of authenticity on photo. The art critic Vittorio Sgarbi writes: "Giving a hand to the sun". This is the role in which Tonino Gottarelli, a poet using words and brushes, recognizes his own identity as a painter, identifying in them the most authentic sense of his art. A role that, for those who do not know Gottarelli, may seem like titanic ambitions of the new Prometheus of nowadays. It is a cotidiana oratio of Franciscan humility, a philosophy not of the heavens, but of the earth, the earth that is closely related to the most human feelings of nature. Giving a hand to the sun means, in Gottarelli's wonderful and evocative language, to "take things out of the dark", to look beyond what gives us physical sight, to seek deeply their substance beyond the exterior aspect. Giving a hand to the sun means looking with the eyes of the soul. For fifty years, Gottarelli looks and paints with the eyes of the soul, making this experience a vital necessity not only for his own art but also for his own existence. "
1989
Acrylic on Canvas
One-of-a-kind Artwork
39.4 W x 47.2 H x 1.2 D in
Not Framed
No
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Ships rolled in a tube. Artists are responsible for packaging and adhering to Saatchi Art’s packaging guidelines.
Italy.
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Tonino Gottarelli è ad Imola, che lascerà una profonda impronta nel suo modo di vivere e dipingere. Frequenta il Regio Ginnasio B. Rambaldi di Imola e successivamente si laurea in filosofia all’Università di Urbino. A vent’anni ha scritto il romanzo L’ideale, che gli viene pubblicato durante il servizio militare a Parma, nel 1942. Un anno dopo, nella caserma di fanteria al valico del Moncenisio, dove presta servizio come sottotenente, scrive un libro di novelle, Il gioco del solitario, pubblicato a Imola. Comincia a dipingere intorno agli anni ’50. Nel 1953, pubblica la raccolta di liriche, La pioggia in città e l’anno dopo Dove abito io, quindi, E di alberi non si è detto ancora nulla. Inizia l’insegnamento: dapprima come professore di storia e geografia nella scuola media, poi il suo interesse si sposta verso la psicologia dell’infanzia e insegna come maestro elementare. Scrive e dipinge ininterrottamente ed è di questo periodo la scelta di isolarsi a vivere solamente in campagna. Nel 1960 vince il premio Cervia con la raccolta di liriche Ieri e Oggi. In quest’occasione fa conoscenza del critico letterario Giacinto Spagnoletti, presidente della giuria assieme a Giuseppe Ungaretti. Dal 1965 al 1967 abita in una casa nei pressi di Castel San Pietro Terme (BO) dove scrive il poemetto Il paese del diavolo, mai pubblicato. Nel 1969 pubblica la raccolta di poesie “Pomeriggio degli avverbi”, ed è di questo periodo anche il poemetto del mare, pubblicato in edizione d’arte, La botte di Diogene. Nel 1971 esce il libro di poesie “La bambina e la rivoluzione”, con la presentazione di Giacinto Spagnoletti. Per quanto riguarda la sua attività pittorica, risale al 1960 la prima mostra personale tenuta a Faenza (RA), a cui seguiranno una serie di esposizioni incentrante sui collages, per arrivare al 1966 con la rassegna a Parigi, che sarà frutto di maturazione e che gli procurerà l’invito al “Salone di Maggio”. Il suo amore per la natura lo porta a spostarsi senza tregua, da una abitazione all’altra, finché si ferma, alla fine degli anni Sessanta, nella zona di Pediano (Imola) e qui rimane per circa due lustri. Nel 1973 pubblica il romanzo L’amore al rallentatore e inizia a scrivere sotto forma di diario, una raccolta di lettere filosofico-amorose, che pubblicherà quasi dieci anni dopo, col titolo “Lettere Inutili”. Siamo dunque nel 1981, anno in cui Gottarelli si trasferisce definitivamente dalla campagna imolese in città e in particolare in via Spaventa nr.
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