Cripta - Limited Edition 4 of 5 Photograph

IMPOSSIBLE NAPLES PROJECT by Marco Maraviglia ​ In 2000, I deserted film and the darkroom altogether and converted to digital. I spent many hours experimenting with Photoshop to understand the opportunities it could offer me. At that time, I scanned slides of my photographic archive because picture editors weren’t accepting the slide storage sheets and preferred digital format images instead. It was the era of noisy 56k modem, ISDN and FTP. Then looking at my photos on the monitor side by side, I started to imagine them fused with each other and carved into pieces that entered into another mental fantasy. I felt a sensation of separation between the metaphysical and the surreal. At the beginning, I wasn’t very satisfied with my first photo manipulation and assemblage experiments. In time, I perfected the selection tools and functions I still use today to make photomontages. Each performance of “impossible” images has processing times... (continue on http://impossiblenaples.weebly.com/impossible-naples-presentation.html) Fotografo professionista che ha collaborato come free-lance negli anni '90 coi principali quotidiani nazionali fornendo immagini di spettacolo e attualmente con riviste specializzate di viaggi e turismo tra cui Meridiani, Traveller, Qui Touring, Partiamo, Ulisse (Alitalia), i Viaggi del Gusto, Tutto Turismo... e con l'editoria specializzata in guide turistiche. Dal Maggio 2000 è fotografo "digitalizzato". Suoi sono i concept, la creazione e la stesura dei contenuti di Artisti Utili, l'arte che salverà il mondo e Photo Polis, la fotografia a misura d'uomo. Scrive di critica fotografica sul blog dell'Associazione Photo Polis. Hanno parlato di lui media nazionali ed esteri (v. rassegna stampa). Formazione Personale Ha giocato durante la sua infanzia con grandi quantità di Lego e con articoli di belle arti di ogni genere presenti nella sua casa. A 10 anni gli fu concesso di utilizzare da solo la camera oscura del padre e stampò le sue prime foto. Nell’estate 1984, durante un viaggio con amici tra Grecia, ex Yugoslavia e discesa per l’Italia, decise che avrebbe abbandonato gli studi di architettura appena iniziati per dedicarsi alla fotografia da autodidatta. ​Viaggiando ha sviluppato l’interesse per l’arte e la passione per l’osservazione della logistica delle città (design urbano, soluzioni per una buona qualità della vita, gli allestimenti dei musei, la comunicazione).