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Marinella ha istintivamente proiettato le prime emozioni su tela a 14 anni. Da quel momento, i pennelli e i pigmenti l’hanno sempre accompagnata nel suo viaggio. Marinella, dal latino marinus /maˈriː.nus/, figlia del mare e dei contrasti che l’acqua incontra. È archetipi incontrollabili che si manifestano con il contrasto di luce e ombra attraverso istintivi graffi acrilici che feriscono la tela. È la tempesta prima della calma. E la calma stessa. Quella calma forse razionale che ci permette di ritrovare le forme universali rianimate dai fluidi silenziosi nell’acquerello. Similia Similibus Solvuntur: la matericità dell’acrilico incrosta ciò che istintivamente vogliamo diluire, le onde di acquerello cullano ripetitivamente la ricerca intangibile del nirvana visivo.